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giovedì, marzo 03, 2005
...subsonica CD - 49... incomprensione e lacrime;
a 49 giorni all'uscita del nuovo disco dei subs pare che abbiano terminato in questi giorni pure il set fotografico a pochi kilometri da dove lavoro la zona (ex-)industriale teksid dalle parti della stazione dora dove dal niente è sorto un centro commerciale abbastanza ben fornito il mio fornitore ufficiale di cd vergini in queste nuove foto niente indumenti spaziali niente apollo 13 in salsa gianduja... tutti i miei sbagli lo presentarano a san remo ricordo che registrai su vhs l'esibizione sulla fiducia sapevo già che il pezzo sarebbe stato una potenza mai avrei pensato così splendido. In realtà i subs a sanremo quell'anno non fu uno sbaglio. Da quel giorno anche a Bisceglie e Taormina i giovani sbarbati potevano accattarsi, duplicarsi, ascoltarsi quel bellissimo gioiellino di cd che fu MICROCHIP EMOZIONALE. Cercando di essere seri per un momento sinceramente non ho mai capito la mania della sinistra italiana di sparare a zero su chi entra a compromessi con il mercato forse qualcuno si è mai sognato di stroncare i r.e.m., i red hot, o i radiohead per le continue partecipazioni agli spettacoli MTV!? I subs suonarono al gabrio di via revello un centro sociale con il ping pong sgarruppato, le moretti sgasate e i cessi senza porte e ultra lerci... fu un concerto strepitoso il csa era pieno in ogni ordine di posto i punkabbestia quel giorno pogavano con grande disciplina precisi come orologi svizzeri consci che l'unica medicina era il colpo di pistola musicale.
"... dai dai... frulla frulla, dai non aver paura, raddoppiale queste scansioni di tom, fai tutto quello che non ti è stato mai concesso nemmeno quando suonavi all'oratorio!". Stiamo sovrapponendo percussioni e incisioni di batteria distorte e questi sono grossomodo i toni delle indicazioni che diamo al Ninja per il finale di "incomprensione e lacrime". Il rapporto (con Torino) sempre un po' controverso è sicuramente d'amore. Ci piace l'idea di vivere in una città che non sappiamo neanche se si possa ancora definire una città del nord. Alcuni provocatoriamente la definiscono la terza città del sud. Noi alla domanda da dove venite rispondiamo senza esitazione: "Torino marittima". Torino è una città che non ti concede molto costringendoti sempre al confronto, alla verifica. Questa cosa per certi versi è piombo sulle ali ma per altri è stimolo. Non è una città di passerella, è un posto in cui la "rock star" non troverebbe aria da respirare, ed è sempre alla ricerca di una concretezza che però difficilmente riesce ad esprimere. E' la città delle grandi intuizioni ma contemporaneamente delle occasioni perdute. E' la città del volontariato e non delle televisioni (anche se tutte i principali mezzi di comunicazione in Italia hanno avuto come prima sede di prova questa città). E' però anche la città in cui la gente superando il modello produttivo-industriale sta imparando ad impadronirsi della propria vita. Un´alluvione aveva spazzato via una palazzina e minacciato le strutture del complesso. Ora, a distanza di tre anni, si sta per completare l´ultimo tassello: il centro servizi. Ma sono già 70 le aziende che hanno scelto l´ex area Teksid per mettere radici. Nei circa 30 mila metri quadri lavorano, ogni giorno, circa 600 persone tra dipendenti e consulenti. Poche cravatte, atmosfera informale...
 (The essential disturbance: old warehouse - Manchester)
? anKor at : 23:29:00
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