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domenica, ottobre 10, 2004
...resistenza...
fischia il vento, ma non lo sentiamo più;
venerdì sera, concerto di Guccini,
la mia emozione non ha voce di fronte alla splendida 'farewell',
pugni chiusi d'ordinanza sulla locomotiva,
lo richiede il copione,
lo stanco rito ormai reso arido dall'ottusità del movimento
la fiamma che lentamente tende a spegnersi con questa specie di sinistra...
dev'essere una tendenza europa
cosa faremo quando saremo obbligati a turarci il naso votando un figlioccio di Blair!?!?
Ma non ho nessuna intenzione di parlare di politica.
Non lo farò mai.
Almeno non fino alla prossima volta.
Forse gli ideali saranno sempre e comunque residenti
resistenti
nella prassi della povera gente.
Ma andiamo avanti...
Dimmi almeno qualcosa di sinistra.
Cambiando discorso (e che discorso!!?)
stasera su rai tre
è andato in onda un ottimo documentario sulla Grande Guerra,
Ulisse il nome del programma,
almeno credo, devo essere sincero, ma mai dire gol + le ieni mi ha scassato le palle,
meglio il tono calmo soporifero del figlio di Piero Angela.
La Grande Guerra dicevamo
interviste ai reduci, filmati d'epoca, documentari luce, descrizioni di battaglie riprodotte al computer,
analisi delle ragioni storiche e delle vicende semplici umane di povere vite lasciate al fronte.
La rivalsa sul Piave a pochi giorni dalla disastrosa Caporetto.
Sono terribile quando parlo di storia.
Sono palloso
retorico
e poco documentato.
Ma vedere quelle esecuzioni di disertori
la decimazione
avete presente il video delle inutili Vibrazioni?
La battagli che termina come un sogno
una dolce partita di calcio contro il fronte austriaco
vieni da me...
offerte di vino al nemico
sfondo nero
gli italiano furono condannati a morte per diserzione.
Sempre e comunque
loro le guerre
nostri i morti
Cosa vi ricorda?
Nella V armata, dopo Caporetto, che aveva raccolto quanto era rimasto della II, si emanarono disposizioni che si spinsero fino al ritiro delle bombe a mano e delle munizioni. Vennero infiltrati fra la truppa, carabinieri travestiti che seguissero le teste calde per poi smascherarli. Molti degli sbandati di Caporetto erano finiti in campi di raccolta dell'Emilia, dove la propaganda politica pacifista era da sempre un fattore costante e per queste province, esterne al conflitto, Diaz chiedeva lo stato di guerra. Gli furono concessi carabinieri, guardie di finanza e cavalleria per la miglior tutela dell'ordine pubblico. Badoglio diede ordine di passare ad un unico ufficio le informazioni raccolte dalla polizia, dalle spie e dalla censura postale, per la redazione quindicinale di una relazione al Comando Supremo. Molti reati, d'ora in poi, passarono dai tribunali ordinari alla Corte Marziale. Le denunce per atti di familiarità col nemico delle vedette dei posti avanzati,
d'ora in poi sarebbero state sanzionate con la pena capitale.
La pena capitale!
Condannati a morte perchè contrari
perchè desiderosi di fermare l'orrore.
Anno 1915.
Un ragazzo condannato alla galera per alcuni mesi per aver scritto una lettera
piena di umanità e rancore verso i borghesi
rai tre (l'unico canale che io salvo oggi pur nel suo inesorabile declino) che ne legge alcuni passi.
Questo era essere sinistra
prima ancora che la sinistra nascesse.
Contro i re e i tiranni soffiava nella via...
La maggior parte dei reclutati furono nelle classi più deboli
i contadini
e gli operai.
Le generazioni in qualche modo vittime della Grande Guerra
così come gli eroi della resistenza
con il loro sacrificio,
con il loro eroismo
crearono la nazione
che ora siamo.
Rai tre farà un'altra puntata storica di Ulisse sulla seconda guerra mondiale e soprattutto la Resistenza.
I diritti costituzionalmente garantiti,
i valori sostanziali di giustizia ed equità
non potrtebbero essere tali senza il loro inestimabile lavoro.
Loro
la gente semplice
eroi senza nome
furono i nostri Ernesto Che Guevara.
Sullina hai presente che splendida poesia è Canzone Per il "Che"?
Pep, ma quanto è fondamentale, oggi, 'ritratti'!?
E' giusto che il sudamerica renda omaggio al rivoluzionario Argentino.
Sarebbe altrettanto doveroso ricordarci
chi furono i nostri rivoluzionari della porta accanto.
Benincasa Guido
Dini Fiorello
Buricchi Alighiero
Buricchi Bogardo
Carpini Giuseppe
Cialdini Bruno
Ciampi Natale
Danese Elio
Delfini Gustavo
Favini Fiorenzo
Gaggioli Giuliano
Galeotti Gualtiero
Giraldi Giovanni
Giubilei Emilio
Giunti Guido
Gori Renzo
Grassi Renzo
Lippini Leonetto
Magazzini Toscano
Magnini Alvaro...
Il loro coraggio
la fiamma eterna del nostro essere avversi alla tirannia dei nostri buffoni.
Sempre in ogni modo antifascisti
allergici ad ogni forma di autoritarismo.
Hic et nunc.
(The essential disturbance: all you need is headphones!)
? anKor at : 23:32:00
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