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giovedì, marzo 25, 2004
...under a turin sky...
e se Parigi avesse i subsonica serebbe una piccola Torino;
dopo tante ricerche:
abbiamo trovato casa
una bella casa!
La proprietaria che ci becca in un'altra stanza ad abbracciarci felici
sotto quegli alti muri rifiniti
che saranno i nostri muri.
La mia mujer ha una passione sfrenata per le case stile anni 30
ubicate nelle viuzze torinesi con quell'inconfondibile rimando alla parigi dei bohemien...
quasi montmartre
va beh non esageriamo...
per fare un piccolo esempio
vi consiglio un giretto
in piazza maria teresa
(a due passi dalla casa di Del Piero)
nel primo pomeriggio...
In tutta la mia brutale mancanza di gusto architettonico, devo ammettere che le case nuove che abbiamo visto non sono belle quanto queste...
Hanno le storie di chi ci ha abitato impresse sui muri,
hanno la magia del tempo che passa
per rigenerarsi in nuove esistenze...
Anni o secoli fa,
ci piaceva starcene per ore
con i piedi a penzoloni
sul muraglione che sovrasta il po in corso cairoli,
una bottiglia di dolce malvasia in mano
e i murazzi brulicanti di gente e fermento sotto di noi...
Il famoso cielo di torino che sembra muoversi al tuo fianco...
Datemi del provinciale,
datemi del bugia nen,
ma io potrei barattare la mia città
solo per madrid e paris
e solo
e ribadisco solo
per alcuni mesi.
E così finalmente abbiamo il placet di tutto il parentado.
Rogito ergo sum
Mia madre che al mattino perlustra la zona palazzo di giustizia
per scovare le magagne del quartiere:
che sò
un covo pieno di novelli bin laden duri e incazzati
un inceneritore un po' nucleare ben nascosto,
un collettivo di raver che organizza le prove tecniche di notte,
o una sala prove per band death metal...
tutto ok
non ci sono insidie...
Ora scatta la ricerca
da italiano medio
del locale provvisto di sky.
A quanto pare ce ne andremo da mirafiori
senza rimpianti
e senza lacrime.
E' strano, ma bene o male porto nel cuore con affetto tutte le zone del cazzo dove ho abitato...
porterò dolcemente nei miei ricordi più cari:
i vandali che mi pisciarono sull'ingresso di casa
dopo la 'gentile' citofonata alle 4 di notte,
i metallari 'vomitanti' avventori del locale più sfigato di torino,
i gobbi con i loro ululati gioiosi ogni volta che i neroblu prendevano un gol dall'arsenal,
i poliziotti che nelle miei denunce mi rincuorarono consigliandomi di cambiare quartiere,
il pazzo che incendiava i cassonetti,
il maniaco del bus 63.
Comunque sia non
ci sono state solo le nuvole:
la convivenza con affitto proletario è un'esperienza che consiglio davvero a tutti.
Dire addio ai biscotti mulino bianco e
al prosciutto crudo
non è poi tutto 'sto dramma.
(The essential disturbance: il cinema in fotogrammi)
? anKor at : 10:56:00
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