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martedì, novembre 25, 2003
...un titolo che non spiega forse niente...
viaggi notturni in auto ovvero l'insopprimibile esigenza di partire;
lunedì ventiquattro novembre... parcheggio in piazza san carlo, zona blu, 2 euro all'ora, decido che 1 euro per un'ora bastano e avanzano.
Sono le sei e trenta di sera, un vecchio viaggia con l'ombrello sotto i portici, sgnacco le palle al toro dorato... porta bene.
Il bar mi serve una birra piccola sgasata e calda, una tipa impellicciata continua a parlare a voce troppo alta della pioggia intermittente degli ultimi tre giorni.
Ma cazzo vuoi? Sono tre mesi che fa un caldo porco e secco... lascia che piova...
il mio amico di sventura arriva puntuale decidiamo in quale pizzeria andare...
A torino le pizzerie sono piccoli mondi a parte...
laboratori etnici di interazioni losche...
la pizza è buona,
come ogni pizza.
La cameriera obesa guarda il cassiere con troppa insistenza... c'è complicità, sento che parla di marocchini e albanesi, che ci rubano il lavoro, che non si può più girare
tutta la scena it's so sad....
non è il razzismo a farmi paura
sono le persone.
Le loro incrollabili certezze.
E' una vita fatta di niente.
Le nostre piccole convinzioni borghesi vivono di fiammate deboli,
weekend monotoni, personaggi marginali, imprese banali.
Eppure trionfano falsi sorrisi spensierati.
Questa crema avariata è coperta di zucchero.
Sfogarsi contro il diverso è lo stupido sport nazionale legalizzato.
Va bene tutto, ma cerchiamo di evitare di attaccare i più deboli...
troppo facile.
Troppo meschino.
Meglio vivere a braccetto ora e sempre con il caro cupo pessimismo...
vivere nel dubbio anche quando QUASI tutto va bene...
in questa mia vita....
giorno dopo giorno..
Ve beh...
andiamo avanti,
ieri sera dopo la pizza siamo andati a vedere matrix revolutions,
non male.
Tutti i colleghi me ne avevano parlato molto male e come sempre succede invece a me è piaciuto...
...meglio il gladiatore, certo, visto, anzi ri-visto lunedì scorso alla tele...
135 minuti rapito dentro una storia avvincente.
Una nuova iliade con le logiche informatiche come protagoniste...
Altro che oriente... è il caso di guardare oltre i colpi di kung fu
Crash di sistema, virus che divengono funzionali, installazione di un nuovo sistema operativo (l'agente) che va in confitto con la struttura generale del kernell (l'architettura software), system call, interruzioni, batch plurimi per la disinstallazione dei processi instabili
No, non ho bevuto poi tantissimo prima di vedere il film...
Se il regista fosse stato Kubrick (si quello di 2001!!!) lo avrebbero proiettato nelle scuole con l'intera trilogia...
Non sarà così...
La critica storce il naso...
Dopo il film ho volutamente preso la via più lunga verso casa,
passando per le vie bagnate della Torino by night.
Faccio via nizza e poco dopo passo sotto casa di Eli...
la mia ex...
Alcune ragazze possono scrivere manuali di distruzione maschile in dieci capitoli.
Cicilicamente penso a lei con tenera rabbia e così il dolore sale...
è stata una cotta colossale, lo ammetto, ma la caduta altrettanto fragorosa.
Perchè ci penso ancora?
Perchè non è facile non farlo...
Noi siamo quello che subiamo...
Quello che è stato è stato,
quello che è morto dentro di me,
niente e nessuno lo potrà bonificare.
...mais plus d'un les a suivis en enfer quand sont morts Barrow et Bonnie Parker...
Comunque sia grazie alla mia ex, agli effetti collaterali,
devo l'insopprimibile esigenza di partire
mentalmente y fisicamente...
La valigia sempre pronta per viaggi futuri idealizzati...
Io non ho mai lasciato il vecchio continenente...
Mi piacerebbe vedere l'Argentina ferita e vitale...
In fondo vorremmo tutti essere in altri posti,
con altri sfondi, in altri film con colonne sonore adeguate...
ma niente... il nostro declino è molto meno luccicante di quanto avevamo sognato.
Perchè questo pessimismo?
La granitica forza inquinante della disillusione.
Arrivato a casa, accendo mtv e mi accorgo in ritardo che è cominciato
il nuovo prog di massimo coppola Pavlov
una specie di blog visivo autoreferenziale
ne guardo 20 minuti
mi addormento un po' e
mi esalto solo quando sento che l'egocentrico massimo inserisce 'Bonnie and Clyde' di Gainsbourg (1968) .
Serge Gainsbourg
Francese di parigi...
cassettina usata comprata al mercato delle pulci (pronuncia autoctona più o meno mercè del la pè)
Ho visto la sua casa imbrattata dai messaggi degli ammiratori,
l'eternità dell'arte è superiore ad ogni nostra meschinità
ad ogni nostra piccolezza.
Ok non sono il solito beota leghista, ma anch'io ho la mia bella dose di banalità.
La mia bella dose di arroganza, urlo a chi mi taglia la strada al semaforo e compro libri che leggo lentamente,
svogliatamente.
Per essere trendy ho chiesto a Giulia il cd di Cristina Donà,
non ricordo quale, so solo che è durato poco nel lettore.
Non mi piace...
Mi da il latte alle ginocchia....
Veramente due ppalle artistiche!
OK! OK! Sono io che non ne capisco un cazzo di musica...
Della musica senza compromessi...
Della musica libera...
Della musica artistica...
Impallinati dai gunners...
Spengo tutto e
mi accorgo che sabato prossimo una cosa può non potrà rendermi felice.
Comunque sia,
viva viva serge gansbarre!
massi
? anKor at : 11:19:00
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