
domenica, novembre 16, 2003
...io, un blogger bovaro al cinema 1..
il coraggio di svegliarsi presto per vedere 'nafas-e ameegh';
Se al pomeriggio purtroppo mi sono sorbito 'histoire de marie et julien' di Jacques Rivette e tre cortometraggio di Stan Brakhage, nella mattinata di sabato 15 al Torino Film Festival ho avuto il coraggio di sveglarmi presto (di sabato mattina!!!) per assistitere ad un bel film iraniano in concorso (NAFAS-E AMEEGH) e ad un ironico e divertente omaggio a Harvey Peckar, un disegnatore americano di comics underground (AMERICAN SPLENDOR);
Nel dettaglio ecco i due film da salvare:
sabato ore 10.00 Concorso Internazionale Lungometraggi 2003 NAFAS-E AMEEGH di Parviz Shahbazi (Iran, 2003, 35mm, 86')
Tehran, oggi. Due ragazzi, Kamran e Mansour, e una ragazza, Ayda, fra esperienze condivise e fratture esistenziali, impegni universitari, nichilismo spinto fino alla morte, seduzione e desiderio in una società repressiva, dove anche togliersi il velo in auto accanto alla persona amata diventa segno di erotismo, come un vero e proprio strip-tease.
voto: ****
Il realismo poetico e semplice del regista iraniano ci conquista inesorabilmente!
sabato ore 12.00 Americana AMERICAN SPLENDOR di Robert Pulcini, Shari Springer Berman (USA, 2002, 35mm, 100')
Comic strip, documentario e fiction per un film acido, tenero, ironico e depresso sul fumettaro underground, collezionista di dischi e protetto di Robert Crumb Harvey Peckar. Ha vinto Sundance 2003.
voto: ***
Un antieroe white trash che ride di se stesso e della stupidità dei precetti dell'american way of life.
Comunque sia una giornata piena di ottimi 'brodini riscaldati' che mi riempono di malinconia nel pensare che a questo festival torinese negli anni passati ho visto film splendidi come:
'Funny games' di Michael Haneke,
'The last days of disco' di Whit Stillman,
'My name is Joe' di Ken Loach,
'Matti da slegare' di Silvano Agosti e Marco Bellocchio, ,
'Pecker' di John Waters,
'Requiem for a dream' di Darren Aronofsky,
'Velvet goldmine' di Todd Haynes...
massi
? anKor at : 16:34:00
0 Commenti
Tehran, oggi. Due ragazzi, Kamran e Mansour, e una ragazza, Ayda, fra esperienze condivise e fratture esistenziali, impegni universitari, nichilismo spinto fino alla morte, seduzione e desiderio in una società repressiva, dove anche togliersi il velo in auto accanto alla persona amata diventa segno di erotismo, come un vero e proprio strip-tease.
voto: ****
Il realismo poetico e semplice del regista iraniano ci conquista inesorabilmente!
Comic strip, documentario e fiction per un film acido, tenero, ironico e depresso sul fumettaro underground, collezionista di dischi e protetto di Robert Crumb Harvey Peckar. Ha vinto Sundance 2003.
voto: ***
Un antieroe white trash che ride di se stesso e della stupidità dei precetti dell'american way of life.
Comunque sia una giornata piena di ottimi 'brodini riscaldati' che mi riempono di malinconia nel pensare che a questo festival torinese negli anni passati ho visto film splendidi come:
'Funny games' di Michael Haneke,
'The last days of disco' di Whit Stillman,
'My name is Joe' di Ken Loach,
'Matti da slegare' di Silvano Agosti e Marco Bellocchio, ,
'Pecker' di John Waters,
'Requiem for a dream' di Darren Aronofsky,
'Velvet goldmine' di Todd Haynes...