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lunedì, giugno 23, 2003
parole al tavolino del bar;
sabato pomeriggio, caldo micidiale, 'la vida que vendrà' dei 99 nell'autoradio pioneer di seconda mano, la mia auto non ha il condizionatore, io odio il caldo, tutti odiano il caldo, ma io ho reagito malamente.
Le mie parole al tavolino del bar escono libere e micidiali, come proiettili della mitragliatrice, la mia ragazza sgrana gli occhi, non può credere a tanta aggressività... litigare, farsi del male, odiare se stessi e pentirsi poco dopo... mi rendo conto di quanto possiamo essere insensati... io sono totalmente dalla parte del torto... totalmente.
Sarebbe bastato attendere l'arrivo del panino invece no... bastarda bocca piena di cazzate... ho parlato di noi e di tutto quello che non va, della nostra mancanza di tempo, delle bastardate degli amici, del lavoro che ci massacra... parole e accuse... lacrime....
la tristezza poi ci avvolse come miele in quel bar di provincia a quaranta gradi all'ombra...
ti chiedo scusa...
e non mi allontano da te.
Le lacrime di una ragazza segnalano quanto stronzi possiamo essere talvolta...
torto marcio,
non si può essere aggressivi con lei che ha imparato, il giorno prima, a fare il gazpacho,
bevanda spagnola con il pomodoro tritato...
io amo la spagna e lei lo sa benissimo...
nei film di Almodovar le persone gridano, litigano, si amano e...
bevono gazpacho freddo da frigo.
Non è cambiato niente e
l'amore non ci dividerà.
Io non sono ian curtis.
massi
? anKor at : 10:09:00
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